Claudio Lolli, uno degli
ultimi grandi cantautori storici rimasti sulla
scena, a testimonianza di una lontana e strana
energia che, anche in musica e parole, ha
decisamente lasciato un indelebile segno del
suo passaggio transitorio nella nostra vita.
Claudio Lolli non fa
molti concerti, ma comunque li fa. Lo si può
ancora trovare a cantare nei centri sociali,
nei circoli arci, nelle manifestazioni di
lotta alla mafia con la disponibiltà di sempre
a differenza di altri suoi celebri
colleghi che, sull'onda della gloria, del
successo e del denaro si sono via via
dimenticati delle loro origini e non
gradiscono sporcarsi ancora le mani con queste
cose da cui, in fondo, sono partiti in tanti.
No, Claudio Lolli le
mani se le sporca ancora in questo e altri
modi, continua a stare tra le gente, i
ragazzi, gli emarginati, in quelle piccole e
grandi situazioni di lotta, ultimi focolai di
resistenza in un mondo sempre più appiattito
nell'indifferenza, globalizzato nella
tecnologia, inchiodato nei social network che
non spostano una virgola nella realtà, e
sempre più violentato dal potere.
Sarebbe a dire che
Lolli, le sue mani le ha mantenute pulite.
E questo la gente lo sa,
almeno quelli che hanno giusti occhi per
vedere e giuste orecchie per ascoltare. Lo sa,
lo sa che questo grande poeta dalla voce
sempre più stanca in fondo non li ha mai
delusi nè traditi per il denaro, la rima
furbetta o un pugno chiuso che stringe il
vuoto da mostrare ai fans.
In ragione di questi e
mille altri motivi, anche quest'anno ci sarà
il Raduno Concerto Nazionale con Claudio
Lolli, con l'intento di riunire ancora una
volta gli estimatori di Lolli in momenti di
vita e aggregazione che Claudio stesso
definirebbe "old style".
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